Il pedofilo non è un mostro, è piuttosto lui stesso una vittima: un povero essere umano che, in chi si occupa di lui, suscita una grande compassione. E’ una persona che nella sua prima infanzia non ha ricevuto cure amorevoli dai genitori, i quali, per ragioni diverse (morti, separazioni, estrema povertà, dissidi familiari, disorientamenti dovuti ad emigrazione o immigrazione), non sono stati in grado di rispondere ai bisogni del proprio piccolo/piccola nei suoi aspetti di base, che noi psicologi chiamiamo aspetti sensoriali ( cioè dei cinque sensi: tattili, visivi, uditivi etc.). Sono quei bisogni che ogni madre riconosce nel neonato accudendolo. La non risposta a tali bisogni primari produce conseguenze gravissime nella vita adulta.
Solo, infatti, se c’è stato un ”buon ambiente” creato da una madre non perfetta ma “sufficientemente buona”, il neonato può iniziare la tappa fondamentale del suo sviluppo, quella che lo psicoanalista Eugenio Gaddini ha definito “organizzazione mentale di base”. Tutto quello che succede poi nello sviluppo è importante, ma questa organizzazione ha la stessa importanza delle fondamenta per una casa. Alla nascita il neonato è fisiologicamente assemblato (ciò avviene nella vita fetale), ma psichicamente è ancora costituito da parti sconnesse che devono essere organizzate, integrate, dall’amore di una persona che si prende cura di lui.Qualche volta (non sempre) il futuro pedofilo ha subito nell’infanzia anche qualcosa di peggio: una violenza sessuale. Se alla mancanza di un buon ambiente, già da sola premessa di una psicosi, si aggiunge questa terribile esperienza, si può capire come alla sua struttura psichica sia stato impedito di costruirsi .
Ecclesiastici autorevoli, purtroppo digiuni di psicologia, hanno messo in connessione la pedofilia con l’omosessualità. Come s’è detto sopra, il pedofilo ha sofferenze strutturali di base che non hanno niente a che vedere con le problematiche di tipo omosessuale. Oltre a tutto, le statistiche ci dicono che il numero dei maschi pedofili è maggiore di quello delle donne, ma che tanto gli uni che le altre seducono bambini e bambine.
Nessuno nasce un mostro ma lo diventa, quindi della famiglia si deve parlare e discutere come guarirla e come fare la prevenzione della salute mentale.
Nessun commento:
Posta un commento